Scrittore finlandese. Autodidatta, studiò la Bibbia, Omero, Cervantes e
Dante, conosciuto in una traduzione svedese. Fu l'iniziatore del teatro finnico;
fra le opere di questo genere: la tragedia
Kullervo (1864), la commedia
popolaresca
I calzolai della landa (1864) e il dramma in un atto
Lea (1869). Il capolavoro di
K. e della letteratura del suo Paese
è il romanzo
I sette fratelli (1870), epopea rusticana che
riflette le qualità fondamentali del popolo finnico (Nurmijärvi 1834
- Tuusula 1872).